Anticamente si accedeva a questa parte del castello tramite un ponte levatoio. Da questo punto, sul fiume Nançon, le condutture portavano l'acqua alle cucine del castello.
L'imponente struttura in primo piano è la postierla di Amboise che risale al 1440. Porta questo nome in onore di Françoise d'Amboise, all'epoca moglie del duca di Bretagna.
Alla sua sinistra c'è la Torre Gobelin, un tempo sede di una famigerata prigione, in particolare per le vittime della tirannia rivoluzionaria che furono imprigionate e torturate lì nel 1792 e 1793. La Torre Gobelin è strategicamente situata in uno dei punti più inaccessibili e meglio difesi da condizioni naturali. Si compone di cinque livelli, compreso un seminterrato.
A destra dell'ingresso si trova la torre Mélusine. Come la Torre dei Goblin, fungeva da prigione. La sua base poggia sulla roccia e conferisce all'edificio una fondazione capace di resistere a tutte le prove di un possibile assalto. Il terrapieno consente inoltre ai proiettili lanciati dalla cima della torre di rimbalzare sugli aggressori.